Note di coltivazione

Le Clematis si piantano quando le condizioni meteorologiche siano favorevoli, da ottobre a maggio, preferibilmente in terreni alcalini, anche se crescono bene in qualsiasi buon terreno da giardino.
E' al momento dell'impianto che si determina il successo del loro sviluppo futuro. Si deve quindi procedere come segue:

1. Scavare una buca di almeno 45x45x45cm. Sistemare sul fondo uno strato di letame ben maturo e uno strato di cenere, che aiuta a prevenire l'insorgere dell'unica seria malattia che può colpire la clematide, un fungo che genera il seccume del fusto. 

2. Coprire il letame con terra o terriccio. 

3. Togliere la clematide dal suo vaso. Aprire delicatamente il fondo della zolla per liberare le radici, strettamente avvolte sul fondo del vaso. 

4. Piazzare la zolla nella buca in profondità. Fare in modo che la base della pianta si trovi almeno a 5-8cm sotto il livello del terreno, il primo paio di foglie o nodi, saranno cosi interrati. 

5. Riempire la buca e pigiare forte. Quindi, per creare ombra al piede della clematide (regola imprescindibile per una corretta coltivazione) piantare alla base un piccolo cespuglio oppure schermare con una pietra, una tegola, un mattone. 

Per ottenere una buona fioritura non si devono risparmiare le annaffiature. Le Clematidi sopportano benissimo le posizioni più calde purché - come abbiamo già detto - abbiano il piede all'ombra e acqua da bere in abbondanza. Una pianta dovrebbe bere almeno 20 litri d'acqua la settimana e nei giorni dei periodi più caldi 5 litri per pianta al giorno.
Una buona soluzione per annaffiare (e per fertilizzare) nel modo più efficace, soprattutto nei mesi estivi, onde evitare che il liquido venga sprecato tutto intorno e non raggiunga che solo in parte le radici della pianta a cui è destinato, è quella di interrare un vaso vuoto (o un pezzo di tubo da 12 cm di diametro e 40 cm di lunghezza) di fianco alla pianta e versare l'acqua attraverso questo: 2/3 d'acqua nel vaso o nel tubo, 1/3 sul terreno attorno per mantenere umide anche le radici più vicine alla superficie.

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Proteggere gli steli sottili e fragili piazzando un cilindro di rete metallica attorno al piede della pianta, per un'altezza di 30-40 cm.

Se si pianta la Clematide ai piedi di un muro, contro un pilastro, per ricoprire un pergolato, perchè si arrampichi su di un albero, su di una siepe o su di un singolo cespuglio, ricordare che la buca va scavata osservando queste distanze:
35/40 cm dalla base del muro o del pilastro
15/20 cm dalla base del palo del pergolato o dell'arco
60/80 cm dal tronco dell'albero o del cespuglio
Infilare in terra, con inclinazione verso muro, pilastro, pianta, albero ecc. un solido tutore a cui legare i rami della clematide.
Per far salire la clematide su di un albero, piantarla sul lato a Nord di questo.
Attorno al tronco dell'albero o contro il muro o il pilastro si può piazzare un sostegno supplementare come una rete o un traliccio di legno dove la Clematide possa aggrapparsi.

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Se non si concima, i fiori saranno ogni anno più piccoli. Una buona pacciamatura con letame stagionato, compost o humus, ogni autunno, è la concimazione ideale. 
In primavera dare ad ogni pianta una manciata di solfato di potassio per ottenere delle piante in buona salute e dei fiori dai bei colori.
Durante l'estate, bagnare le piante almeno una volta alla settimana e proteggere dal caldo e dalla facile evaporazione con la stessa pacciamatura praticata in inverno.
La pacciamatura è molto utile sia per mantenere il terreno sottostante fresco, che per nutrire la pianta, arricchendo di sostanze nutritive il terreno. Inoltre serve a proteggere le radici dalle temperature rigide invernali e da quelle torride estive. 
La pacciamatura deve ricoprire almeno 60 cm attorno alla pianta, per uno spessore di 8-10 cm. 
Evitare il contatto diretto del materiale di pacciamatura se si tratta di letame fresco con gli steli della pianta.
Come pacciamatura si può usare: torba, composto di foglie, letame ben stagionato, terriccio o humus di lombrico, paglia, segatura. 

Ricordare che le piante poste al piede della Clematide per creare ombra, tendono anch'esse a sottrarre acqua e nutrimento al terreno: non scegliere quindi piante troppo avide. Le piante più adatte per far ombra sono: viole del pensiero, primule, lavanda nana, potentilla, nepeta.

Le clematidi crescono bene anche in contenitore (vaso, cassetta, mastello) che deve avere una profondità di almeno 40 cm.
Si seguano, anche in questo caso, le istruzioni dell'impianto in piena terra. Mantenere ben bagnato durante l'estate. La coltivazione in contenitore necessita di una maggiore attenzione, non solo per le annaffiature, ma anche per la concimazione.

POTATURA

Tanto si è scritto e detto sulla potatura delle Clematidi da far pensare che sia molto più complicata di quello che non è in realtà. 
Stabilito che l'obiettivo che ogni giardiniere si propone è quello di ottenere fiori grandi e abbondanti e fogliame folto e sano, possiamo semplificare le regole della potatura dividendo le Clematidi in tre gruppi, relativi ai differenti tempi di fioritura.

GRUPPO UNO (GR 1)
Fioritura invernale o primaverile precoce a fiori piccoli: nessuna potatura, solo pulizia dei rami secchi e deboli.
A questo gruppo appartengono le Clematidi sempreverdi ed inoltre le specie alpina e montana.

GRUPPO DUE (GR 2)
La prima fioritura avviene sulla crescita dell'anno precedente, la seconda sulla crescita della stagione in atto.
Iniziare dall'alto d'ogni ramo e scendere al primo paio di gemme ben sviluppate, tagliare subito sopra di queste.
Se ne avete il tempo potrete anche fare questa leggera potatura, dopo la fioritura, per incoraggiarne una seconda più tardi nella stagione.
Le varietà a fiori doppi o semi doppi presenteranno questi fiori solo a partire dal secondo anno, perchè fioriscono sul legno vecchio; è quindi normale se il primo anno appariranno solo fiori semplici.
A questo gruppo appartengono gli Ibridi a Fiore Grande con fioritura precoce, quelli a Fiore Doppio e Semidoppio.

GRUPPO TRE (GR 3)
Fioritura estiva e autunnale.
Potatura drastica: a fine inverno/inizio primavera, iniziare dal basso e salire fino a trovare il primo paio di gemme ben sviluppate, tagliare sopra di queste, che si troveranno a 10-20 cm dal suolo. Se vi capiterà di tagliare a livello del suolo non preoccupatevi, un nuovo getto apparirà da sotto terra.
A questo gruppo appartengono gli Ibridi a Fiore Grande con fioritura tardiva e le specie florida, recta, texsensis, viticella. 
Per quanto riguarda la C. orientalis, potete scegliere tra una potatura leggera che darà una fioritura precoce o una potatura severa che darà una fioritura più abbondante con fiori più grandi, ma tardiva.

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La potatura drastica (GR 3) può essere fatta in qualsiasi momento durante l'inverno, ma prima della fine di gennaio poiché le clematidi iniziano a crescere presto.
Le clematidi del gruppo uno (GR 1) producono una miriade di fiori che nascono sui rami dell'anno precedente e necessitano di grandi spazi, poiché si sviluppano enormemente. Quindi se avete un piccolo giardino o lo spazio che avete dedicato loro è limitato sarà necessario, subito dopo la fioritura, potare - anche drasticamente - la pianta che avrà tutto il tempo, nell'estate, per produrre nuovi getti che saranno maturi per la fioritura della stagione successiva.
Per tutte le piante dei tre gruppi è consigliabile, il PRIMO ANNO, al fine di ottenere l'emissione di più fusti e quindi una pianta ben accestita, di effettuare una potatura in febbraio-marzo, a 20 cm dal suolo.
Quando, dopo alcuni anni, le clematidi che appartengono al gruppo due (GR 2) siano diventate una massa informe, potatele anche drasticamente, dopo la fioritura, ma non sui rami legnosi. Entro la fine dell'anno si saranno sviluppati nuovi rami che porteranno fiori nella stagione successiva.

Le potature non devono mai essere fatte sui rami legnosi: le Clematidi non lo tollerano. I rami verdi delle giovani piante diventano legnosi dopo alcuni anni, ma producono nuovi rami verdi. Sono questi nuovi rami, quelli da potare.

Le Clematidi erbacee devono essere potate a livello del suolo ogni anno a fine inverno.

I PRIMI DUE ANNI

Le cure durante questo periodo, maggiori che nel futuro, servono a garantire una buona crescita e ad ottenere una pianta sana e ben sviluppata.
In questi primi due anni bisognerà dedicarsi più allo sviluppo della pianta che alla produzione dei fiori.
E' necessario effettuare una potatura precoce. Per gli Ibridi a Fiore Grande attendere dopo un mese, quando la pianta si sia ben ambientata in giardino, e procedere alla spuntatura dello stelo, sopra alla prima coppia di gemme che si troveranno a circa 15/30 cm dal suolo. Appena questo avrà raggiunto i 30 cm di lunghezza, spuntare nuovamente. Continuare questa spuntatura sino a quando si sarà ottenuta una pianta forte e ben ramificata. Se avrete avuto la fortuna di avere una pianta con due getti iniziali procedere, come detto sopra, su entrambi gli steli.

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MALATTIE

L'unica vera malattia di cui possono soffrire le clematidi è il seccume del fusto provocato da un fungo, l'Ascochyta clematidina. Cosa lo provochi e come lo si curi non è stato ancora ben stabilito.
Tutto non è perduto se la pianta è giovane e ha un buon apparato radicale che sia in grado di emettere nuovi fusti sani (ciò sarà possibile se la Clematide sarà stata piantata in profondità, sotterrando anche una parte degli steli dai quali potranno nascere nuove radici).
Tagliare raso al suolo e asportare tutte le parti affette dal seccume e bruciarle. Mantenere le radici fresche ed umide, bagnando giornalmente per due tre settimane, entro 15-20 giorni nuovi germogli appariranno.
Le Clematidi possono restare dormienti per alcuni mesi, quindi non disperate se nulla accade per questo tempo.
Molto raramente una pianta può soffrire di questo seccume più volte quindi una volta debellato nulla potrà impedire a questa di diventare un bellissimo esemplare.