Introduzione

Affidabile, facile, generosa, insostituibile, poco esigente, profumata, robusta, utile. Le piante che presentiamo nel catalogo hanno almeno uno di questi requisiti e questo fa di loro le nostre "piante più amate".
Un giardino per meritare questo nome deve essere, innanzitutto, ben disegnato, ma ciò non sarà sufficiente se non verrà prestata una speciale attenzione alla scelta delle essenze da utilizzare per realizzarlo.

Molti si avvicinano alle piante con giudizi preconcetti: il rosso e l'arancione non sono colori eleganti. Tutto bianco è il massimo della raffinatezza. L'edera è banale. L'aspidistra è una pianta da portineria. Una rosa è bella se è sempre in fiore. Solo verde è triste e altre amenità o sciocchezze del genere. 
Facendosi condizionare troppo da mode e mercato o copiando pedestremente un modello si finisce per inseguire risultati spesso irraggiungibili, per fare molti sbagli, accumulare frustrazioni e, non ultimo, spendere un mare di denaro. 

Il bravo giardiniere deve indirizzare le sue scelte tenendo conto del terreno dato, dell'esposizione, della luce o dell'ombra, della disponibilità o della carenza d'acqua. Se ben scelte e ben usate anche le essenze più povere, le più banali, quelle non alla moda, quelle che hanno la colpa di fiorire una sola (ma gloriosa, diciamo noi) volta, quelle dai colori più sfacciati potranno offrire risultati sorprendenti. Perché? Perché a fare un giardino concorrono elementi - tra loro diversi - e nostro compito è quello di armonizzarli. Perché, non scordiamolo mai, tutto sarà reso vano se alla fine il giardino non sarà naturalmente sano, florido, rigoglioso.

Ecco perché al posto di un'essenza rara o sofisticata che lì avrà vita stentata, sarà bene utilizzarne una più comune, ma che cresca rigogliosa e abbondante.
Che senso ha privarci della spettacolare fioritura primaverile della Spirea, solo perché ci fa pensare a quel misero e solitario cespuglio 
che vediamo spesso collocato insieme a un vero campionario di altri arbusti variamente colorati e tristemente potati? Così, per guadagnare in originalità, perdiamo la favolosa cascata di fiori bianchi che otterremmo semplicemente mettendo a dimora un gran numero di Spiræa x vanhouttei
Spesso sotto una conifera, solo un bel tappeto di comunissima edera avrà la meglio sulle radici affioranti e sul terreno povero e asciutto. 
Inoltre non dimentichiamo di arricchire il giardino di profumi. Di bacche. Di sempreverdi, ma con moderazione. Di decidue perché sia grande e tanta la gioia che procurano le prime foglioline al loro schiudersi in primavera e i rossi e gli ori che più tardi infiammeranno l'autunno. Di bulbi, fedeli e puntuali ogni anno ai primi tepori. Di siepi, per offrire rifugio agli uccelli stanziali e agli insetti utili. Di piante amate dalle farfalle. D'acqua che porterà con sé il gracidar delle rane e il volo radente e metallico delle libellule. 
Questo è il giardino che ci piace. Un giardino che vive glorie diverse in diversi momenti e stagioni. Un giardino ben inserito nel suo contesto. Un giardino naturalmente sano e rispettoso dell'ambiente, dove si faccia una coscienziosa attenzione al consumo di quel bene sempre più prezioso e raro che è l'acqua. Un giardino vivo di presenze animali (e sì, anche d'insetti!) che partecipano della sua vita in operosa armonia. Un giardino - che sia ricco o povero, ordinato o caotico, coloratissimo o monocromo - se amato e non vissuto come una faticosa incombenza, sarà sempre un giardino riuscito.

A tutti coloro che la pensano così, a coloro che sono giardinieri entusiasti e appassionati, ma che sanno essere anche pazienti e perseveranti, dedichiamo questo catalogo. Ci auguriamo possa offrire buoni suggerimenti a tanti problemi e fra tutti al più angosciante, da un po' d'anni a questa parte, il caldo e il secco. E' per questa ragione che tra "le nostre più amate" ne troverete molte che riescono a tollerare bene siccità e forti calure.

LEGENDA DEI SIMBOLI

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